Annullata sentenza di condanna a carabiniere
a cura di Marina Basile
La terza Sezione Penale della corte di Appello di Bari , nel mese di maggio del 2019 aveva condannato il carabiniere Modugno Domenico a 8 mesi di reclusione per favoreggiamento e rilevazione di segreti di ufficio.
Il carabiniere chiamato a svolgere “servizi di vigilanza e controllo a carico di sorvegliati speciali e arrestati domiciliari”, era accusato di “fornire un concreto , consapevole e volontario aiuto al ben noto pregiudicato Fortunato Cosimo, affiliato al clan di Savino Parisi e al suo sodalizio, in contrasto con le proprie funzioni. Secondo il capo di imputazione M. D. avrebbe aiutato i membri del clan a sottrarsi alle attività investigative, arrivando finanche a rivelare segreti d’ufficio e a non segnalare ripetute violazioni riscontrate durante i controlli a carico dei soggetti appartenenti al suddetto clan, sottoposti a misure di detenzione alternativa a quella carceraria. Modugno era inoltre accusato di rivelare ai suddetti notizie di natura riservata relativa ad indagini in corso, procurandosi un indebito profitto patrimoniale”.
Il carabiniere, che per il giudizio in Cassazione si è rivolto al ben noto penalista Antonio Maria La Scala, il 04 marzo 2020, ha visto ribaltata il precedente verdetto. La corte di Cassazione, VI sezione Penale ha, infatti, annullato la sentenza di condanna, rimettendo tutti gli atti ad una diversa sezione della corte di appello per riesaminare tutta la vicenda.
Fonte: quotidiano di Bari