Femmicidio: dalle condotte di maltrattamento a quelle di stalking, fino all’omicidio di genere
a cura di Marina Basile
La violenza di genere e il femminicidio sono ancora una tremenda realtà in Italia, nonostante leggi, manifestazioni e battaglie condotte ad ogni livello. Secondo le statistiche, ogni anno si verificano in Italia circa 150 femminicidi e si stima che dal 2012 gli orfani a seguito di tali crimini siano circa 1600. Numeri che rendono palese la necessità di norme in materia che prevedano la tutela delle vittime, anche in termini economici, a fronte di un fenomeno che non accenna a ridursi.
Molto importante, a tal fine, è la legge 11 gennaio 2018 n. 4 che apporta delle modifiche sostanziali al codice civile, quello penale e di procedura penale e che unitamente ad altre disposizioni predispone adeguati strumenti di tutela per i figli che hanno perso un genitore a causa di un crimine commesso dall’altro. Il nuovo quadro normativo mira infatti a tutelare maggiormente, da un punto di vista legale ed economico, i figli, siano essi minorenni o maggiorenni, non autonomi dal punto di vista economico, di qualsiasi unione, coniugale o equiparata, culminata nell’omicidio di un genitore da parte dell’altro.
Ma l’esistenza della sola legge non basta. Sono tutt’oggi indispensabili un’adeguata formazione dei soggetti che hanno il compito di agire in caso di violenza di genere, per evitare che vengano sottovalutati gli episodi denunciati, nonché la creazione di una rete efficiente che svolga anche la funzione di coordinamento tra chi deve prendere provvedimenti.
È proprio con tale intento che nasce il convegno “Femmicidio: dalle condotte di maltrattamento a quelle di stalking, fino all’omicidio di genere. Analisi della normativa vigente in materia di femminicidio e di casi concreti” che si terrà il 27 ottobre 2018 - a partire dalle ore 9.30, all’Hotel Majestic, in via Gentile, 97.
Sarà un’importante giornata di studi in materia di “femminicidio” alla luce della nuova normativa entrata in vigore a gennaio del 2018 e purtroppo ancora poco conosciuta dagli operatori, dagli addetti ai lavori e dalla cittadinanza, nonostante le numerose battaglie fatte in questi anni per ottenerla.
L’incontro sarà tenuto da Antonio Maria la Scala, docente universitario, Avvocato Penalista del Foro di Bari, Presidente dell’Associazione Penelope Onlus e Presidente dell’Associazione Gens Nova Onlus, da sempre in prima linea, anche come parte civile, in moltissimi casi di violenza di genere.
L’incontro ha lo scopo di formare e di informare i partecipanti dell’esistenza della nuova legge e di tutti quelli che sono i diritti presenti nella normativa vigente, al fine di costituire una rete nazionale di persone fisiche volontarie che sono a conoscenza del fenomeno e che potrebbero rappresentare il primo intervento a sostegno della vittima, soprattutto nel caso in cui essa non abbia nessuno a cui rivolgersi, sempre con lo scopo di non sostituirsi alle istituzioni e alle forze di polizia che rappresentano il principale baluardo della lotta a tali problematica.
Alla giornata di studio parteciperanno circa 1000 persone, provenienti da almeno 7 regioni italiane del nord, centro e sud, appartenenti alle forze di polizia e non. A tal proposito il questore di Bari ha riconosciuto questo evento come giornata formativa per gli appartenenti alle forze di polizia di Stato.
Nel corso della giornata si analizzerà articolo per articolo la nuova legge sul femminicidio, la legge n. 4 dell’11 gennaio 2018, allo scopo di fornire a chiunque le cognizioni di base necessarie e utili, affinché ciascun partecipante possa diventare “un’antenna sociale” sul territorio, ossia possa divenire il primo presidio e il primo supporto nell’immediatezza della richiesta di aiuto, fermo restando che le competenze esclusive rimangono alla polizia, carabinieri e magistratura.
L’avvocato La Scala, volto noto a “Chi lo ha visto” sempre in prima linea nella prevenzione, contrasto e nella lotta e portatore di numerose proposte di legge, nel corso della sua illustrazione illustrerà anche altre proposte per migliorare l’attuale quadro normativo vigente in materia.
Fonte: Quotidiano di Bari