Icone bizantine e ampolle della Manna di San Nicola in esposizione nel Palazzo della ex-Provincia di Bari
a cura di Marina Basile
Per il secondo anno consecutivo, la Commissione Culture del Comune di Bari inaugura l’esposizione delle Icone bizantine e delle ampolle della Manna di San Nicola, curata nei minimi dettagli e con grande sapienza dall’architetto Franco Altobelli.
L’esposizione che riguarda una quarantina di icone e una ventina di ampolle, appartenenti perlopiù a collezionisti privati baresi, si protrarrà fino al 14 maggio. Pezzi particolarmente pregiati e degni di nota sono un’icona del XIV secolo di proprietà della Pinacoteca metropolitana di Bari e altre risalenti al XIX secolo, di proprietà della professoressa Santa Fizzarotti Selvaggi; l’ampolla più antica risale invece al 1635 ed è di proprietà di un privato che vuole mantenere l’anonimato.
L’evento-mostra, che si protrarrà per l’intera prossima settimana, è stata illustrato, a Palazzo di città, dal Presidente della commissione Cultura del Comune Giuseppe Cascella, dalla consigliera metropolitana delegata ai Beni culturali Francesca Pietroforte e dalla presidentessa dell’associazione culturale italo-ellenica “Pitagora” di Bari Sarina Garufi. Sono intervenuti inoltre il responsabile della progettazione della mostra, l’architetto Franco Altobelli, il presidente dell’associazione “Mondo antico e tempi moderni” Nicola Cutino e la presidentessa dell’associazione “Porta d’Oriente” Cettina Fazio Bonina.
Cascella ha sottolineato l’importanza di simili iniziative che consentono di sottolineare la rilevanza della figura del santo patrono della città di Bari: “L’immagine di San Nicola è presente in quasi 2.700 chiese di tutto il mondo ed è rappresentata nella sua espressione sacrale più totale nelle icone. San Nicola è un santo che porta con sé messaggi potenti e l’arte che si ispira a lui da secoli lo ha consacrato come una delle figure più venerate al mondo”.
Ha poi rivolto parole di ringraziamento ai rappresentanti della Città Metropolitana che hanno reso possibile l’esposizione, ai collezionisti privati che con un grande atto di generosità hanno concesso le loro opere private a favore della città e, infine, alle associazioni culturali e a tutti coloro che, con il loro lavoro, hanno consentito la realizzazione della mostra, anche perchè “spostare ampolle preziose dalle abitazioni alla sede della ex-Provincia non è affatto facile e richiede un notevole sforzo e grande responsabilità”. Inoltre – ha proseguito Cascella- non bisogna dimenticare che: “Le bottiglie sono pregiate per due motivi: per il materiale utilizzato, il vetro murano e soprattutto perché sono l'opera di grandi artisti”.
Cascella ha presentato, infine, un breve riepilogo di tutte le attività previste nel corso della settimana: poesie dedicate al Santo Patrono; presentazione delle tecniche di produzione delle nuove icone; racconto dei miti e delle leggende legate a San Nicola nella mattinata conclusiva. Infine è prevista la donazione di un quadro ai ministri del G7, quadro che riproduce e ricorda il bastone di San Nicola
La Consigliera incaricata beni culturali - città metropolitana, ha rimarcato che: “Il santo patrono di Bari è il santo patrone dei naviganti ed è indissolubilmente legato al mare. Pertanto la scelta del loco di esposizione sembra quanto mai adeguato; è il luogo simbolo, ideale per ospitare l’evento, dato che il nostro palazzo si affaccia sul mare”. Ha poi sottolineato che: “la mostra è un evento che presenta senza ombra di dubbio anche un risvolto culturale e internazionale dato che costituisce la prima tappa del giro turistico del G7 nella nostra città”.
È intervenuta in seguito la Presidentessa dell’Associazione italo-ellenica di Bari che ha espresso la sua gratitudine al Comune: “ che per la seconda volta ci ha coinvolti nell'organizzazione dell'evento consentendoci di consolidare e ottimizzare i rapporti di natura culturale tra Italia e Grecia”.
L’architetto Franco Altobelli, incaricato dell’allestimento della mostra nel colonnato ha dichiarato: “Ho concordato con il capo di gabinetto un allestimento alquanto sobrio. Supporti bianchi, teche per le ampolle e parallelepipedi sui quali poggiare le icone, mettendo sempre in evidenza l'aspetto geometrico del tutto. Abbiamo curato inoltre la progettazione grafica delle locandine e di tutto il materiale che verrà distribuito in loco”.
Il Prof. Cutino ha ricordato la presenza numerosi esperti, tra i quali il Prof. Calisi, il quale dimostrerà in un apposito laboratorio come: “l'icona non sia una pittura qualunque, ma una fotografia che deve condurci a Dio, un’immagine attraverso la quale pregare. Non bisogna adorare questa immagine, ma solo venerarla come mezzo per condurci al Signore”.
Ultimo evento in programma da non perdere: la domenica successiva, il 14 maggio, è la passeggiata di tre o quattro icone nei tabernacoli della città vecchia, perché in quel giorno nel cielo risplenderà la luna piena.
fonte: quotidiano di Bari