La mappatura del territorio rurale barese mette in luce gravi situazioni di degrado
a cura di Marina Basile
Il Gruppo di Lavoro per la prevenzione dei Fenomeni a danno dell’Ambiente e della Salute Pubblica di Gens Nova OdV, presieduta dall’avvocato La Scala, ha da sempre a cuore la situazione del territorio locale e non ha potuto di certo chiudere gli occhi di fronte alla grave situazione di degrado in cui versano molti siti rurali in terra di Bari. Con un’azione certosina ha censito l’intero territorio rurale del capoluogo e dei comuni limitrofi, per far venire a galla e denunciare oltre una sessantina di siti in cui insistono fenomeni a danno dell’ambiente.
Un lavoro capillare, che ha visto impegnati per circa un anno i componenti del Gruppo, tutte persone esperte da sempre dedite alla tutela dell’ambiente e del territorio.
Il lavoro consiste in una geo-localizzazione del sito, mediante descrizione e rilievo fotografico, con successivo inoltro alle Autorità competenti; questa mappatura è stampata su file e inoltrata al competente Ministero della Transizione Ecologica, per il tramite della Prefettura di Bari, per la segnalazione del presunto danno ambientale.
La mappa interattiva è realizzata con l’applicazione “mymaps”, attraverso appositi segnaposti di diversa colorazione a seconda della tipologia del rifiuto rinvenuto, questo per permettere ai Volontari di poter verificare lo stato dell’arte del sito con successivi aggiornamenti.
“Anche questa volta la mia associazione è stata chiamata in causa per proteggere una ‘vittima’ indifesa troppo spesso violentata da individui senza scrupoli guidati dalla mera logica del profitto. Gli ecoreati commessi a danno dell’ambiente rappresentano una grave piaga sociale e ogni cittadino dovrebbe porsi l’obiettivo di proteggere il territorio, perché difendendo l’ambiente alla fine garantisce il suo benessere e il benessere dei suoi figli - ha dichiarato l’avvocato La Scala. Non bisogna dimenticare che in prossimità dei rifiuti abbandonati proliferano batteri responsabili di gravi malattie, si concentrano colonie di animali pericolosi per la salute pubblica e molto spesso per far sparire il ‘corpo del reato’ i rifiuti abbondonati vengono dati alle fiamme con conseguenti danni irreversibili, immediati e a lungo termine, per il territorio. In questo anno gli occhi dei Volontari hanno visto scene raccapriccianti, e vi assicuro che le immagini proposte non rendono giustizia alla gravità dello scempio consumato e perpetrato, uno stupro senza eguali, al quale servono azioni concrete, e non certamente pagliativi, per risolvere una questione divenuta atavica e non più sostenibile, sia per i danni che produce nell’immediato, sia per gli effetti sulla salute nel medio e lungo termine”.
“Resta quindi sempre alta l’attenzione che l’associazione continuerà a dedicare a questa forma di illegalità diffusa, che colpisce in modo irreversibile l’ambiente, auspicando una seria presa di coscienza su questo dilagante fenomeno, che coinvolga sempre più tutte le parti interessate – ha concluso La Scala”.