"La salute-benessere è un puzzle"
a cura di Marina Basile
Interessantissimo meeting a Bari, all’Hotel Parco dei Principi, organizzato da Federottica Bari- Bat, in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari.
Il convegno ha coinvolto diverse professionalità ed esperti che, a vario titolo, si occupano di “visione” e, più in generale, di salute e benessere della persona. Si è rivolto ad una platea mista, con lo scopo di aggiornare le conoscenze (medici, oftalmologi, tecnici), di richiamare l'attenzione sulla necessaria collaborazione fra professioni in apparenza disgiunte (pubblica amministrazione, politici, media) e di sensibilizzare tutti verso le buone prassi (cittadini).
Al congresso multidisciplinare sul tema “La salute-benessere è un puzzle”, in rappresentanza del Comune di Bari, è intervenuto anche il presidente della commissione consiliare Culture Giuseppe Cascella che è stato insignito con la targa “Una vita per la vista”, per la dedizione con cui si è sempre adoprato nel risolvere i problemi visivi, in collaborazione con gli Ottici Optometristi.
Giuseppe Cascella, ha svolto anche il ruolo di moderatore dell’evento e ha introdotto il tema del convegno, soffermandosi sul legame esistente tra acutezza visiva, attività motorie e alimentazione.
Ha infatti dichiarato: “La vista è tra i cinque sensi quello che dà più informazioni possibili al nostro cervello. Spesso abbiamo poca considerazione dei nostri occhi, invece sono l’organo di senso in assoluto più importante. Gli occhi, attraverso la vista, elaborano circa l’80% delle informazioni che ci arrivano dall’ambiente circostante. Gli occhi sono più di macchina fotografica; sono più vicini ad una telecamera ad alta definizione, e questo senso straordinario ci permette di interagire con l’esterno. Hanno due funzioni fondamentali: non solo quella più intuibile di vedere, ma anche quella di percepire la posizione del corpo nello spazio, consentendoci di mantenere un equilibrio stabile, un corretto orientamento e un’adeguata postura. Mantenere gli occhi in salute è fondamentale ed è necessaria una particolare attenzione agli stili di vita e a quelli alimentari. Anche i difetti visivi possono avere origine da stati di malnutrizione, specialmente per ciò che concerne l’apporto di vitamine e sali minerali”.
Cascella inoltre ha fatto notare che: “salute e benessere sono frutto di un delicato equilibrio fra congenito e acquisito e che, anche se il patrimonio genetico dipende da chi ci ha preceduti, sta comunque a ciascuno di noi migliorare la propria condizione di vita”.
Molto interessante anche l’intervento del Prof. Francesco Fischetti, direttore del dipartimento di Attività motorie, presso UNIBA che si è soffermato sul tema “Lo sport fa bene alla salute”.
Il Prof. Fischietti ha voluto racchiudere il suo intervento in poche frasi molto stimolanti: “Mettiamo in moto il benessere. Si fa sport se si sta bene e si sta bene se si fa sport. C'è interazione fra salute e attività motoria; il benessere va dunque ‘messo in moto’ e lo sport è il modo migliore per farlo. Si parte dalle attività motorie e sportive che, se ben fatte, mettono in moto un meccanismo virtuoso di salute e benessere. Se tali attività dovessero essere presenti in tutte le azioni riabilitative, costituirebbero un elemento insostituibile nella prevenzione primaria. Il benessere è un punto d’arrivo e lo sport è il modo migliore per raggiungerlo. Se le attività sportive concorrono al raggiungimento della salute-benessere, è anche vero che un apparato visivo ben funzionante è necessario in molte discipline dello sport, specialmente nelle discipline ove è richiesta una buona acuità visiva. Dispositivi e addestramento sono utili per ottimizzare le prestazioni visive e consentire di realizzare le migliori prestazioni sportive. La disfunzione visiva compromette l'apprendimento e di conseguenza postura e mobilità. Attraverso l’allenamento delle abilità visive si prepara un atleta a ricevere ed elaborare le informazioni nel modo più rapido ed efficiente; lo si prepara ad ottimizzare la sua performance agendo nel modo giusto e al momento giusto, quindi con estrema precisione e destrezza”.
La Prof. Cristiana Iaculli e il Dott. Marco Loiodice (Oftalmologia) UNIFG – hanno trattato invece il tema de "La prevenzione in Oftalmologia" – sottolineando come le malattie della vista rappresentano un significativo problema socio-sanitario. “Le moderne tecnologie diagnostiche, terapeutiche, chirurgiche possono ridurre sensibilmente la disabilità correlata alle patologie dell’apparato visivo anche attraverso programmi di prevenzione e screening, oltre che di sensibilizzazione al problema. La riduzione della cecità evitabile è la vera sfida del terzo millennio e la promozione ed adesione a campagne di divulgazione ne costituisce valido strumento. È fondamentale pertanto che dagli 0 agli 8 anni il bambino sia più volte controllato: una qualsiasi patologia coinvolgente gli occhi in questo delicato periodo di plasticità avrà effetti sulla funzionalità del nervo ottico spesso irreversibili”.
Il Prof. Cibelli ha invece messo in evidenza il legame esistente tra postura e disfunzionalità visiva. “Diversi fattori possono influenzare lo stato di salute degli occhi: tra tutti questi la postura sbagliata, uso sregolato dei dispositivi elettronici. Occhi e postura sono strettamente connessi. Gli occhi donano stabilità al sistema posturale: ricevono informazioni, ci permettono di misurare le distanze e la profondità garantendo un corretto coordinamento oculomotorio. Se chiudiamo le palpebre, e siamo così privi di riferimenti visivi, abbiamo spesso difficoltà a mantenere il controllo della posizione eretta. Un disturbo a carico della vista può interferire sul nostro assetto. Queste terminazioni nervose catturano le informazioni dall’esterno per inviarle al sistema nervoso centrale che a sua volta ha il compito di regolare stabilità e posizione del corpo. Attenzione, però, perché vedere bene non sempre significa avere una buona visione. Una persona, infatti, potrebbe avere un visus da 10/10 ma non una buona visione per una postura scorretta”.
Non poteva mancare un riferimento all’alimentazione. A tal proposito la Dott. Anna Valenzano (Alimentazione) UNIFG - si è soffermata su quello che può essere il contributo del nutrizionista per le patologie oculari. “Per mantenere la vista in buona salute occorre una particolare attenzione a quello che mangiamo. Infatti, cattive abitudini alimentari possono compromettere la nostra vista nell’immediato o nel futuro. Cattive abitudini alimentari possono compromettere la nostra vista nell’immediato o nel futuro. I difetti refrattivi possono avere origine da stati di malnutrizione, specialmente per ciò che concerne l’apporto di vitamine e sali minerali. L’alimentazione necessaria per mantenere sani i nostri occhi e migliorare la nostra vista è una dieta ricca di vegetali (frutta e verdura) e di pesce, con la frequenza giornaliera e settimanale consigliata dalle linee guida dellaequilibrata alimentazione in particolare pervitamine eminerali. Questi alimenti sono raccomandati anche per prevenire altre patologie, come le malattie metaboliche e quelle cardiovascolari, ma svolgono un ruolo fondamentale anche per il benessere dei nostri occhi”.