E' l'uomo il miglior amico del cane?
Il cane è il miglior amico dell’uomo! Questo è un vecchio detto che tutti abbiamo acquisito e che abbiamo fatto nostro! Il problema è che l’Uomo non è il miglior amico del cane. La storia che sto per raccontare ne è la prova.
Marco un giorno incontrò una cagnetta randagia, Shiro, mentre faceva una passeggiata in campagna proprio lì dove il suo papà lavora la terra. Marco vive a Carosino, un paese in provincia di Taranto, appartiene ad una famiglia umile, modesta ma generosa e la cagnetta è deliziosa. Di comune accordo decidono subito di adottarla. Allestiscono una cuccia, appositamente per lei, nei campi di loro proprietà e nasce così un legame forte e indissolubile fra il cane, il ragazzo e sua famiglia.
Chi possiede un cane per amico, sa di cosa si sta parlando. Ogni giorno che passa il rapporto tra cane e padrone si rafforza e nasce un vero e proprio legame d’amore incondizionato da parte della bestiola. Il cane ogni volta che il suo padrone si trova accanto a lui comincia a far festa, scodinzola felice e la sua devozione diviene assoluta. Solo chi possiede un cagnolino, nel momento stesso in cui lo incontra, sa che la vita di entrambi cambierà per sempre. Qualsiasi cosa possa mai accadere la bestiola sarà sempre pronta ad accogliere il suo amico-uomo, a festeggiare con lui e non si stancherà mai di amarlo, anche quando non avrà né tempo, né voglia di ricambiare.
Il papà di Marco, Salvatore Grastolla si prendeva spesso cura della cagnolina, le portava da mangiare, l’accudiva e controllava che tutto andasse bene, ma proprio l’altro giorno precisamente il 15 novembre alle ore 14 circa, quando è arrivato sul posto ha trovato la sua amata cagnetta, Shiro, in una pozza di sangue. Spaventato ha chiamato subito Marco e insieme si sono recati alla più vicina clinica veterinaria a Taranto. Qui sono stati fatti tutti gli accertamenti e i controlli del caso e i veterinari gli hanno dato una brutta notizia: Shiro, era stata sparata, molto probabilmente, con un fucile a distanza ravvicinata a meno di due metri. Sono stati trovati pallini in tutto il corpo anche negli organi vitali, polmoni, cranio e forse al cuore. La dolcissima Shiro è in pericolo di vita, rischia di perdere un occhio, perde molto sangue e riesce a muoversi con difficoltà e va in affanno. Marco ha sporto denuncia ai carabinieri, ma non essendoci telecamere, in campagna, il colpevole non verrà mai trovato!. Si esclude che sia un atto intimidatorio diretto alla famiglia, si presuppone, invece, che qualche brutto individuo si sia voluto prendere gioco della vita di Shiro.
Immaginate la docile cagnetta, quando avrà messo i suoi dolcissimi occhi, negli occhi feroci dell’uomo che voleva farle del male, ignara, fiduciosa, avrà “scodinzolato”, gli avrà fatto le “feste”, perché lei, chi conosce i cani lo sa, ha nel cuore tanto amore e fiducia nei suoi “amici” uomini. Quel giorno, però, ha imparato a sue spese, forse a costo della sua stessa vita, che l’uomo è la faccia di due medaglie ed in questo caso si è comportato come la bestia più feroce dell’Universo, facendo del male ad una creatura indifesa e tanto dolce.
L’episodio è stato postato anche sui social e molte persone hanno espresso la loro indignazione e solidarietà per la cagnetta Shiro e la sua famiglia adottiva.