"Nuovo digitale terrestre televisivo DVB-T2 " , bonus a partire dal 18 Dicembre 2019"
Redazione
"Nuovo digitale terrestre televisivo DVB-T2 " , bonus a partire dal 18 Dicembre 2019"
A dodici anni da quello che ha portato nelle case degli italiani il digitale terrestre arriva un altro switch off. Infatti a partire dal primo settembre 2021 e in step progressivi entreranno in funzione il nuovo standard, il DVB-T2, e il relativo codec HEVC/H.265 che permetteranno ai nostri televisori di ricevere trasmissioni di qualità video e audio migliore a quella attuale, fino al 4K Ultra Hd. I primi programmi trasmessi in Digital video broadcasting terrestrial 2, questo il significato dell’acronimo, si cominceranno a vedere a partire dal prossimo anno ma il passaggio di protocollo avverrà successivamente come stabilito dal Decreto Ministeriale 19 giugno 2019 del Mise.
Il provvedimento prevede l’attivazione della codifica MPEG-4 necessaria nell’ultimo quadrimestre del 2021 e dello standard DVBT-2 vero e proprio tra il 21 giugno 2022 e il 30 giugno 2022 con step progressivi: si parte in alcune regioni del nord tra cui Piemonte e Lombardia e poi giù a scendere. La scelta di “spegnere” lo standard attualmente in uso si è resa necessaria dopo che l’Unione europea ha chiesto ai Paesi membri di liberare alcune frequenze per attivare la trasmissione dati 5G. Premesso che lo switch off sarà meno traumatico di quello del 2007 – se non altro perché si tratta dell’implementazione di una tecnologia esistente – ora la domanda è: come si fa a sapere se il proprio televisore è compatibile con il DVB-T2? E, nel caso non lo fosse, cosa si deve fare per adeguarsi al nuovo standard?Per quanto riguarda la prima domanda, l’elemento principale da considerare è l’anno di acquisto del dispositivo. In generale, se avete comprato il televisore nel 2017 o in un anno successivo non dovreste avere problemi perché è da allora che la maggioranza dei produttori, soprattutto i marchi più diffusi, ha introdotto il sintonizzatore integrato DVB-T2 nei propri tv. Potete inoltre verificare nel manuale di utilizzo del dispositivo alla voce «digitale terrestre» o «sintonizzazione» se compare la sigla DVB-T2. Se non avete conservato il manuale potete cercarlo online inserendo sui motori di ricerca il modello del vostro televisore (di norma è riportato in un adesivo sul retro del dispositivo). Se il manuale non è illuminante, potete sempre collegarvi al sito di TivùSat, la società partecipata dai principali operatori del settore, precisamente alla pagina dgtvi.tivu.tv nella quale potete verificare se il vostro tv o decoder ha il «bollino Platinum» che presuppone il rispetto dello standard di nuova generazione.
In arrivo dal 18 dicembre il bonus TV: chi sono i destinatari e a quanto ammonta?
Il decreto ministeriale 18/10/2019 in attuazione di quanto previsto dalla Legge 205/2017 Bilancio 2018 all’art.1 commi 1039/1040 rende fruibile dal 18 dicembre prossimo quello che è stato definito il BONUS TV. Si tratta di un contributo per acquistare apparecchi TVdi nuova generazione in vista del passaggio al nuovo digitale terrestre DVB-T2 che avverrà da settembre 2021 per concludersi definitivamente a giugno 2022.
Bonus TV per chi?
Possono fruire del bonus i residenti in Italia che appartengono ad un nucleo familiare con ISEE che non superi i 20mila euro nnuo. E’ consentito, con il bonus, un solo acquisto per nucleo familiare per i 18 mesi che vanno dal 18 dicembre 2019 al 31 dicembre 2022.
Il bonus è fruibile su acquisti di apparecchi televisivi o di decoder abilitati alla ricezioni delle trasmissioni trasmesse con la nuova tecnologia
I Produttori dovranno dovranno stilare elenchi dei propri prodotti ammessi al contributo, correlato dei codici identificativi, da pubblicare poi sul sito del Ministero dello sviluppo economico.
Il bonus, di 50 euro, viene erogato dal venditore come sconto sull’acquisto, applicato sul prezzo finale comprensivo di Iva, fino all’esaurimento dei fondi dedicati (25 milioni di euro per il 2019, 76 milioni di euro il 2020 e 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022).
La procedura di fruizione prevede:
– consegna al venditore da parte dell’utente di un’autocertificazione contenente il valore del proprio ISEE e la dichiarazione di non aver già fruito del bonus;
– l’invio telematico, da parte del venditore, dei dati della transazione al Ministero (MISE);
– verifica del Ministero, anche relativamente alla disponibilità dei fondi, con eventuale rilascio al venditore di un’attestazione riguardante la disponibilità dello sconto.
Il venditore poi recupera lo sconto concesso come credito d’imposta in sede di dichiarazione dei redditi.
Si fa presente che gli apparecchi in commercio dal 2017 dovrebbero già essere adatti e così molti di quelli commercializzati tra il 2013 e il 2017. Il Ministero dovrà in ogni caso informare gli utenti sia sul bonus sia sulle caratteristiche tecniche degli apparecchi adatti alla nuova ricezione, anche tramite un call center.