Presentata la tappa pugliese di Borgo diVino in Tour a Cisternino, in Valle d’Itria, dall’1 al 3 luglio 2022
C’è una stretta connessione tra viticoltura, vitigni autoctoni, turismo e digitale. Quattro elementi che messi insieme riescono a creare un circuito virtuoso di crescita per il territorio e l’economia locale. E’ stato questo il focus tematico della conferenza stampa tenutasi questa mattina nel Palazzo dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia.
Nel corso dell’incontro l’assessore regionale al ramo ha presentato la prossima tappa di Borgo diVino in Tour, evento enogastronomico itinerante nato da un’idea di Valica e promosso dall’Associazione Borghi più belli d’Italia, con la Regione Puglia in qualità di partner istituzionale, che ritorna a Cisternino dall’1 al 3 luglio 2022.
“Celebriamo l’eccellenza vitivinicola – ha commentato l’assessore all’Agricoltura - e quel legame strettissimo e vincente per la nostra Regione tra vino e territorio: è una strategia nella quale stiamo investendo, supportando imprese, associazioni, consorzi in attività di promozione dei prodotti enogastronomici peculiari di ogni singolo tratto di terra del tacco d’Italia.
Come Regione stiamo facendo enormi passi in avanti in tema di sviluppo enoturistico: ci siamo dotati di una legge innovativa che disciplina l’enoturismo, dedicata allo crescita del settore, perché rispettosa delle peculiarità vitivinicole regionali, dei produttori e delle tipicità territoriali. Si tratta di una norma che, al contempo, amplia la rosa di figure professionali previste da un’impresa che esercita l’attività enoturistica, ovvero la figura dell’enologo, dell’esperto di marketing del vino e il wine manager. Abbiamo inteso così normare un attività che merita attenzione e che ha l’ambizioso obiettivo di far crescere in qualità produttiva le imprese, di supportarle anche nel processo di internazionalizzazione e di stimolare sopratutto una tipologia di incoming turistico vincente e fortemente attrattivo. Siamo una Regione che sta crescendo moltissimo: l’impegno e la lungimiranza delle nostre imprenditrici e imprenditori sono naturalmente essenziali in questo percorso.
L’appuntamento di Cisternino, nel cuore della Valle d’Itria, è uno degli appuntamenti estivi che animeranno l’estate del buon vivere pugliese. Ma è sopratutto un altro tassello che ci permette di attuare questa nostra strategia di crescita in un momento, tra l’altro, ove serve raccogliere le forze per ripartire dopo due difficili anni. In un ambito di competizione globale - ha concluso l’assessore - diamo l'opportunità ai borghi, in questo caso il borgo di Cisternino, che rientra nella rete dei Borghi più belli d'Italia, di lavorare in questa direzione. Lo facciamo perché non dobbiamo perdere alcuna occasione, visto anche il ritorno di un flusso turistico importante nella nostra regione, che ha bisogno di conoscere tutte le nostre biodiversità largamente condivise e apprezzate. Il tema del vino si inserisce, insieme all'olio, tra i capisaldi della nostra azione quotidiana di promozione come prodotti centrali delle nostre produzioni”.
Patrimonio vitivinicolo pugliese, risorsa per il turismo e l’economia
Il patrimonio vitivinicolo italiano è portavoce del «Made in Italy» nel mondo, veicola quella ricchezza di culture e tradizioni che caratterizza il nostro Paese nell’immaginario collettivo, anche turistico. Un forte attrattore che ogni regione deve sapere declinare. Da questo principio ogni vino Dop o Igp pugliese diventa ambasciatore del territorio, eccellenza che stimola la visita del turista. Una tendenza questa che ha subito il rallentamento del Covid, ma non si è mai fermata nella sua crescita. E per quanto riguarda la Puglia e i suoi prodotti sono i fatti a confermarlo. Dopo il successo del Vinitaly e del Prowein che rafforzano il riconoscimento dei vini pugliesi in Italia e all’estero, doc come il Primitivo di Manduria risultano tra i vini più richiesti fuori regione da un pubblico giovane e curioso, c’è grande fermento anche sui vini rosati di territorio e sui vitigni autoctoni minori che stanno vivendo una riscoperta importante, come il Susumaniello e la Verdeca, che collocano la Puglia tra le mete esperenziali al sud più richieste.
Il territorio da solo non basta, serve il digitale
“Le eccellenze da sole, però, non sono sufficienti, serve anche saperle raccontare, confezionare delle esperienze da vendere al turista – ha affermato Emiliano D’Andrea di Valica - Siamo nel classico esempio del binomio “tradizione e innovazione”, attraverso infrastrutture digitali, nuovi tool, comunicazione social e shop online le aziende devono saper costruire una presenza in rete costante, una identità riconoscibile, una forma personale di racconto che faccia da vettore per un’offerta “golosa” in tutti i sensi a cui il turista sempre più autonomo, iperconnesso e digitale, non può resistere”.
Su quanto dichiara il Ceo di Valica, lo stesso assessore conferma la necessità di implementare le singole aziende in un circuito digitale capace di fare da traino per il sistema. “E’ necessario aprire un dialogo formativo con le singole aziende, le reti d’impresa o i consorzi. La presenza digitale è il biglietto da visita non solo del singolo, ma anche dell’intero territorio, della regione in tutta la sua bellezza e cultura”.
Borgo diVino a Cisternino e i numeri dell’evento
La data di Cisternino di questa edizione di Borgo diVino (1-3 luglio 2022) è una replica richiesta dal Comune e dalla stessa Associazione dei Borghi più belli d’Italia dopo il successo dello scorso anno, con 30 cantine presenti da tutta Italia e oltre 2000 tra partecipanti, turisti e accompagnatori. Oggi per la data pugliese di questo evento itinerante sono alte le aspettative delle cantine già iscritte, il cui numero cresce giorno dopo giorno (ad oggi siamo a circa 30 cantine partecipanti).
“Siamo soddisfatti dei risultati – hanno sottolineato gli organizzatori – il post pandemia e la voglia di stare fuori sono fattori, in parte calcolati, che stanno portando risultati importanti. Borgo diVino nasce proprio sul concetto di turismo di prossimità, di esperienza diretta sul territorio, di scoperta della tipicità. Un progetto che vuole coinvolgere gli appassionati del vino ad ogni livello, dai neofiti a quelli più esperti, che tra gli stand di Borgo diVino possono conoscere prodotti e produttori. Ogni giornata deve essere un momento di svago, intrattenimento e anche di cultura, dedicato tutti”.