![Corrado Giaquinto torna a Molfetta dall'11 maggio al 16 giugno 2024 (ma speriamo in una proroga)](http://www.bariconnessa.it/media/news/2588/giaquinto-collezione-bonasia-molfetta.jpeg)
Corrado Giaquinto torna a Molfetta dall'11 maggio al 16 giugno 2024 (ma speriamo in una proroga)
a cura di Carlo Coppola
Dall’11 maggio al 16 giugno, gli splendidi spazi della Biblioteca comunale nella Fabbrica di San Domenico (via San Domenico 69 a Molfetta) ospitano le opere di Corrado Giaquinto, uno dei più importanti maestri del Rococò, pittore che tutto il mondo ci invidia, stimato maestro di artisti eterni come Francisco Goya. Nell'allestimento ideato per l'occasione anche alcuni dipinti del suo maestro Francesco Solimena. La mostra è bella, un riassunto dell'opera dei grande artista molfettese e può essere fruita da ogni tipologia di utenza, dagli accademici e intellettuali di ogni sorta, alla gente di tutte le estrazioni sociali e contesti culturali, come gli alunni delle scuole medie, gli operai, le casalinghe. La fruizione e la guida esperta a cura dell’associazione Partenope, con un linguaggio piano e comprensibile, favoriscono la comprensione a tutti i livelli, dall'analisi del linguaggio pittorico allegorico, al polimorfismo gnoseologico, alla semplice ammirazione dei colori, delle scene, delle pose dei personaggi.
Le venti opere esposte di Corrado Giaquinto — tra i protagonisti della storia dell’arte del Settecento europeo — e le cinque del suo nobile maestro Francesco Solimena rappresentano un viaggio nella grandezza di un'Italia che non c'è più e fanno bene al cuore, agli occhi, alla mente, fanno riflettere sulla capacità di empatia, sulla sapienza scenografica, sull'uso dei modelli, dei colori in un mondo che era il trionfo della luce, dopo Caravaggio, dopo il Cavalier d’Arpino, dopo i Francanzo e il Guarini da Solofra. “Corrado Giaquinto nella collezione Bonasia” è l'occasione per riflettere sui rapporti tra allievi e maestri, sull'idea di Scuola d'Arte e di bottega artigiana, sugli attribuiti con cui la coscienza civile guardava — dovrebbe invero guardare ancora —alle virtù come la Temperanza, la Carità, la Giustizia che alla nostra contemporaneità sembrano non aver più nulla da dire. Il nostro mondo, in cui il materialismo, quotidiano e distratto ci porta a guardare superficialmente anche i valori civili, oltre quelli morali e religiosi, ha bisogno di moniti, di sollecitazioni, di suggestioni, per non implodere.
Per questa ragione la Mostra, curata dal prof. Gaetano Mongelli, e organizzata da Partenope, associazione per la diffusione dell’arte meridionale, oltre a far circolare spunti di riflessione estetica fa riflettere anche su aspetti umani di cui non possiamo non essere profondamente grati. L’ingresso libero e il prezzo contenutissimo del catalogo della mostra (soli 5 euro se acquistato in presenza contro i 12 euro del prezzo di copertina) certamente invogliano tutti a partecipare di tanta bellezza, portasela a casa, per meditare sulle sensazioni le emozioni i casi della vita che conducono all'Arte, sulle abilità nello storytelling dei veri artisti e dei veri animatori culturali.
L'evento unico nel suo genere, nato dalla concessione degli attuali proprietari delle singole opere tra cui lo stesso Michele Bonasia — della cui collezione virtuale i capolavori esposti fanno parte — gode del patrocinio del Comune, di Molfetta, assessorato alla cultura, e del sostegno di importanti partner privati.
«Abbiamo fortemente voluto riannodare i fili della nostra storia con questa mostra di Corrado Giaquinto – ha affermato il Sindaco della Città Tommaso Minervini nell’introduzione al catalogo. L’abbiamo voluta nella nuova, splendida biblioteca comunale. Gioiello dell’orgoglio del presente con nuovi servizi innovati tanto da diventare in pochi mesi dalla riapertura il centro pulsante dell’incontro di giovani, bambini, cultori. Uno dei tanti cambiamenti che entrano nella storia di Molfetta».
Tutte le opere in mostra provengono dalla Collezione Bonasia e da tempo sono state acquisite in collezioni private sparse in Italia si legge ancora nei materiali stampa.
«Molfetta – aggiunge l’assessore alla cultura Giacomo Rossiello — ospita una mostra evento, di altissimo livello, che, per la prima volta, mette insieme venti opere autentiche di Giaquinto e alcune opere di Francesco Solimena considerato suo maestro. La nostra Biblioteca apre le porte ad una esposizione irripetibile che consentirà agli amanti della cultura di perdersi nella bellezza dei lavori di Corrado Giaquinto, uno dei più illustri figli di Molfetta».
«Una mostra — aggiunge il Sindaco Minervini — resa possibile da alcuni galantuomini della cultura che, riuniti nell’associazione Partenope, hanno messo a disposizione le tele, facendo vivere a tutti e a loro stessi quel crepitio della gioia di mostrar bellezza, che è alimento dell'arte. E Molfetta, città di provincia, racconta la sua storia di energie che sono in tutto il mondo».
Sarà possibile ammirare le opere di Giaquinto e del suo maestro Francesco Solimena, la mattina dalle 10.00 alle 13.00, il pomeriggio dalle 17 alle 21 (ultimo ingresso alle 20.30). L’ingresso, come si è detto, è gratuito. Siamo certi, tuttavia che anche un biglietto simbolico di 3 euro — con tutte le eventuali riduzioni — non avrebbe lasciato interdetto nessun fruitore; anche il catalogo ha un costo assai accessibile; a questo punto non possiamo che augurare che anche la data del 16 giugno 2024, quale deadline della mostra, non sia perentoria.
Una maggior, e più capillare, diffusione di questo speciale itinerario che vede Corrado Giaquinto come protagonista di bellezza così sapientemente selezionata, risulta utile soprattutto in tempi tanto complessi — come quelli che stiamo vivendo — in cui un'umanità collerica sembra ancora una volta incapace di porre limite alle proprie aporie, ai propri incolmabili abissi.