''Divine Bellezze'' risuoneranno nelle sale del Museo Ridola di Matera per il terzo appuntamento della XXV edizione del Festival Duni
“Il tema di questa edizione del Festival Duni è ‘I suoni della festa’, lo abbiamo scelto innanzitutto perché raggiungere il traguardo dei 25 anni per un festival di musica antica del Sud Italia è un traguardo tutto da festeggiare” commenta Dinko Fabris, direttore artistico del Festival Duni “ma soprattutto, abbiamo scelto questo tema perché i festeggiamenti sono tali solo se condivisi, in questa direzione vanno allora le tante collaborazioni che caratterizzano gli appuntamenti di quest’anno: la rassegna napoletana “Il Tempio Armonico”, il festival “Leonardo Leo” e ancora il neonato festival “Inaudita” di Grottole e il festival “Anima Mea” di Bari. Recuperando una tipica attitudine dell’Italia meridionale durante l’età rinascimentale e barocca, quando Napoli ne era la capitale, a creare splendidi momenti di festa popolare con musiche dei migliori compositori allora in attività, ci piace far diventare Matera, per due mesi, la capitale del Barocco da Sud”.
Il programma della Confraternita de’ Musici è dedicato, oltre che al proprio musicista di riferimento, Leonardo Leo (nato a San Vito e divenuto uno dei più importanti maestri della “scuola napoletana” della prima metà del Settecento) anche al lucano Gregorio Strozzi (nato a San Severino Lucano nel 1615 e morto a Napoli nel 1687 dove aveva svolto una luminosa carriera ecclesiastica oltre che musicale), oltre ad un omaggio al compositore spagnolo di musica per organo Antonio Martin y Coll, perfetto contemporaneo di Leo. SI chiamavano mottetti, nell’epoca barocca, le composizioni brevi su testi prevalentemente in latino che potevano essere cantati in ogni momento della giornata liturgica come breve ma intensa pratica devozionale.
“Tra i mottetti napoletani presenti nel programma, i due mottetti di Leo, nonostante la “ridotta” scrittura per sola voce e basso continuo, si pongono nel superamento dei canoni barocchi e puntano al nuovo percorso ormai ineluttabile: lo Stile Galante” spiega Cosimo Prontera, direttore de La Confraternita de’ Musici “Napoli fu meta di molti musicisti e compositori: le idee d’avanguardia dimostrate dalla esuberante area aveva attratto personaggi di rilievo, si pensi a Corelli, Quantz, Händel, per citarne alcuni e anche il giovane Mozart aveva ascoltato ed assorbito le nuove idee musicali circolanti nell’area napoletana nel viaggio tenuto nella capitale nel 1770 insieme al padre Leopold: lo stupore assale anche il moderno uditorio dopo l’ascolto del mottetto “Praebe virgo benigna,” rinvenendo processi compositivi che saranno una consuetudine del linguaggio mozartiano”.
Fondata da Cosimo Prontera, la Confraternita de’ Musici ha fatto il suo debutto nel 1997 nel Barocco Festival “Leonardo Leo” e si è costituita con l’intento di rieseguire, in un rigoroso rispetto della prassi esecutiva barocca, la musica, dalla straordinaria qualità, di quei compositori che dalle Puglie partirono alla volta di Napoli, capitale di un regno non solo politico ed economico ma culturale. Ad eseguire le Divine Bellezze, oltre al soprano Valeria La Grotta, Fabio De Leonardis al violoncello, Carmine Lavinia secondo organo e Cosimo Prontera, direttore al cembalo e organo.
Prossimo appuntamento martedì 1 ottobre a Matera, Palazzo Bernardini, ore 20:00 con “Il Canto Nobile” musiche del primo Seicento di Jacopo Peri, Girolamo Frescobaldi, Girolamo Kapsberger e Sigismondo d’India, eseguite dal Concerto Soave di Marsiglia diretto da Jean-Marc Aymes.
Romain Bockler, baritono
Ulrik-Gaston Larsen, liuto
Flore Seube, viola da gamba
Jean-Marc Aymes, cembalo, organo e direzione
Costo del biglietto €5,00
Biglietti disponibili al botteghino la sera dell’evento
Tutte le informazioni su www.festivalduni.it – www.facebook.com/festivaldunimatera - Instagram @festivalduni