
" La "Vox" del controtenore Maurizio Di Maio si fonde con il suono di cinque violoncelli al Teatro Van Westerhout a Mola di Bari "
*VOX*
MAURIZIO DI MAIO controtenore
APULIA CELLO ENSEMBLE
Giovanni Astorino, Giovanna D’Amato, Vincenzo Lioy, Daniele Miatto, Luciano Tarantino
Musiche di Bach, Haendel, Albinoni, Vivaldi, Rossini, Mozart, Giordano, Ciaikovskij, Fasciano, Rota, Caccini
SABATO 7 Maggio 2022 ore 21 ,00 -Teatro Van Westerhout -Via Van Westerhout - Mola di Bari
Il fascino coinvolgente delle sonorità di un quintetto di violoncelli, vera e propria tavolozza dell’espressività del canto inteso in senso lato, si fonde con la vocalità di un controtenore in un’emozionante celebrazione della vox umana.
Dal repertorio barocco a Giuseppe Verdi sino a Nino Rota, è la proposta intrigante ed originale che vede insieme il cantanteMaurizio Di Maio, impegnato a far rivivere la straordinaria stagione del melodramma, e cinque virtuosi dell’archetto componenti dell’Apulia Cello Ensemble, Giovanni Astorino, Giovanna D’Amato, Vincenzo Lioy, Daniele Miatto e Luciano Tarantino, tutti musicisti vincitori di vari concorsi e prime parti in varie orchestre italiane, nonché docenti di conservatorio e attivi da molti anni sia come solisti che in formazioni da camera con concerti per importanti istituzioni italiane ed estere. Dall’introduttivo Arioso di Bach, si passa a Händel e alla sua celebre «Ombra mai fu», l’aria iniziale dell’opera «Serse» integralmente utilizzata nel film dedicato al pugliese Farinelli, il principe dei castrati. E dopo l’altrettanto famoso «Adagio» di Albinoni, il repertorio rimane in ambito veneziano con l’esecuzione dell’aria «Vedrò con mio diletto» tratta da «Il Giustino» di Antonio Vivaldi. Alternando a volte pezzi strumentali e vocali, ci si muove tra i secoli con il Finale dal «Barbiere di Siviglia» di Rossini e il corrispettivo mozartiano considerato il prequel dell’opera composta dal musicista pesarese, «Le nozze di Figaro». E non è possibile non toccare il mondo di Verdi, quello a cavallo dei cosiddetti «anni di galera», con il Preludio dall’«Attila» e il «Va’ pensiero» dal «Nabucco», prima di un ritorno al Settecento con l’arietta «Caro mio ben» attribuita a Giuseppe Giordani. Un omaggio al russo Ciaikovskij arriva con l’«Aria di Lensky» dall’opera «Evgeny Onegin», titolo eccezionalmente rappresentato tre anni fa al Petruzzelli di Bari, prima di un altro salto indietro di quasi duecento anni, dal 1879 al 1705, anno di composizione dell’aria capolavoro «Lascia ch’io pianga» sei anni dopo introdotta da Händel nell’opera «Rinaldo». Ha i suoni dei nostri giorni, invece, l’omaggio a Federico II di Svevia di Roberto Fasciano, autore del brano «Puer Apuliae» che fa da ponte al ricordo di Nino Rota, del quale viene eseguito il tema dal film «Il Padrino» nel cinquantesimo anniversario, e l’«Ave Maria» attribuita a uno dei padri del melodramma, Giulio Caccini, ma forse composta dal russo Vladimir Vavilov, che la diffuse nel 1970 come opera di anonimo.
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*BIGLIETTI (posti numerati)*
10 euro
8 euro (ridotto over 65 anni)
5 euro (ridotto under 30 anni)
Ingresso gratuito per i titolari AgìmusCard
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*BOOKING Biglietti*
-Biglietteria online https://www.associazionepadovano.it/acquisto/
-Botteghino Teatro van Westerhout – Mola di Bari
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*INFO*
tel. 368 56 84 12 - 393 993 5266