
''Talento e virtuosismo nel “Recital Lirico degli Allievi della Masterclass del soprano Eva Mei ‘’ a Palazzo Pesce a Mola di Bari''
“Il segreto del canto risiede tra la vibrazione della voce di chi canta e il battito del cuore di chi ascolta” …sulla scia di questo aforisma famosissimo di Khalil Gibran, famoso pittore filosofo e poeta arabo si è svolto a Palazzo Pesce a Mola di Bari ,giovedì 11 aprile 2024 , il recital della della Masterclass di canto Lirico tenuta dal soprano di origine toscana , M*Eva Mei ,protagonista per oltre due decenni nei maggiori teatri europei e mondiali. Eva Mei è considerata la raffinata esecutrice del Belcanto italiano , la tecnica di cantovirtuosistico del repertorio operistico di musicisti e autori come Bellini , Rossini , Donizetti e Verdi, e grande interprete, nei ruoli principali delle opere di Wolfgang Amadeus Mozart .
Al pianoforte il M* collaboratore Gregorio Goffredo , compositore , direttore d’orchestra e docente al conservatorio N.Piccinni di Bari , noto al grande pubblico per aver diretto concerti sinfonici e recital pianistici nei teatri di tutto il mondo .
Alla padrona di casa , il soprano Margherita Rotondi , direttrice artistica di Palazzo Pesce , il compito di presentare gli allievi e accompagnare il pubblico presente nella sala etrusca , guidandolo all’ascolto dei brani e autori delle arie d’opera del programma.
E ora .... spazio alla musica , con un po’ di storia sulle arie d’opera eseguite .
Apre il recital lirico il tenore Antonino Giacobbe , con il famosissimo brano Largo al factotum del ‘’Il Barbiere di Siviglia” di Rossini. Meravigliosa e accattivante la sua interpretazione sin dal prime note di questa cavatina di Figaro che dalla storia si presenta come il tuttofare della città, oltre che come barbiere (infatti factotum proviene dal latino, che letteralmente significa "colui che fa qualunque cosa"), vantando la propria popolarità. Figaro afferma ciò perché a quel tempo i barbieri non si limitavano a tagliare barbe e capelli: esercitavano mansioni proprie oggi di mestieri anche molto diversi, come medico e dentista, e dato che per questi servizi frequentavano molte case potevano anche rendere alcuni servigi comunicativi e relazionali per i propri clienti. L’esecuzione di Giacobbe è impeccabile e il pubblico lo ricambia con un clamoroso applauso .
Chiara Merra soprano canta “Regnava nel silenzio” di G.Donizetti ,aria tratta dall’opera “ Lucia di Lammermoor “- Siamo all'imbrunire ("sorge la luna",), e Lucia avanza nel parco del castello, in compagnia della damigella Alisa, per incontrarsi con l'amato Edgardo. Nel vedere che Edgardo non è ancora arrivato, Lucia si mostra agitata!! Alisa cerca di convincerla a tornare nel castello, spiegandole che è pericoloso incontrarsi con l'amato, ma Lucia ribatte che è proprio sua intenzione quella di metterlo al corrente del pericolo rappresentato dal fratello. E spiega poi il motivo della sua particolare inquietudine. In una visione (non è chiaro se si è trattato di un sogno notturno, oppure di un'apparizione a occhi aperti!) ha visto il fantasma di una donna che è morta in quel luogo, molti anni prima, uccisa per gelosia da un nobile della famiglia Ravenswood….
Bravissima Chiara con il suo canto e interpretazione, ci ha fatto rivivere l’inquietudine che viveva Lucia prima di incontrare il suo amato Edgardo .
Nozomi Yamada ,soprano giapponese ha cantato “ Figlia son d’un colonello’’ , brano poco conosciuto tratto dall’opera “L ‘ajo nell’imbarazzo ‘’ di Donizetti ; questa è un'opera buffa in . Il libretto, denominato "Melodramma giocoso in due atti" è di Jacopo Ferretti ed è tratto dalla omonima commedia del 1807 di Giovanni Giraud, che era già stata adattata per l'opera da altri librettisti e compositori. Fu rappresentata per la prima volta con grande successo al Teatro Valle di Roma, il 4 febbraio 1824. Fu la prima opera di Donizetti a entrare nel giro dei teatri italiani e esteri.
L'opera si svolge all'inizio del XIX secolo, in una non precisata città italiana.Il Marchese Giulio esige che i suoi figli, Enrico e Pippetto, crescano nella più totale ignoranza di ogni questione sessuale. Enrico però ha segretamente sposato Gilda, e i due hanno anche un figlio. Esasperato dalla vita che è costretto a condurre, il giovane chiede l'aiuto dell'anziano precettore Gregorio, e gli fa incontrare la moglie. Quando giunge il marchese, Gilda rimane intrappolata nella camera di Gregorio. La giovane si preoccupa, perché deve allattare il bambino: Gregorio è costretto ad andare a prendere il bambino e portarglielo, nascosto sotto il suo mantello. Leonarda, una vecchia serva della casa, informa il marchese dei suoi sospetti; don Giulio scopre Gilda, ma è convinto che sia l'amante del precettore. Nella tempestosa scena che segue, che coinvolge tutti i personaggi, la verità viene finalmente a galla. Il marchese dapprima vorrebbe cacciare e diseredare Enrico per lasciare tutto a Pippetto, poi il deciso intervento di Gilda lo spinge al ripensamento e nella famiglia torna la serenità.Di grandissimo impatto vocale l’interpretazione di Nozomi nel ricoprire il ruolo di Madama Gilda!
Romilda Di Serio ,soprano canta “ Quando m’en vo ‘’ tratto da La Boheme di Giacomo Puccini – L’interprete principale Musetta la canta con civetteria, seduta ad uno dei tavoli del Caffè Momus, rivolgendosi intenzionalmente al pittore Marcello, allo scopo di riconquistarlo. Nella parte iniziale la ragazza descrive l'effetto del proprio fascino sugli uomini e negli ultimi versi parla direttamente all'ex fidanzato.
Il soprano Akane Tamura canta Deh vieni non tardar tratto dall’opera “ Le nozze di Figaro ‘’ di W.A.Mozart - La voce gradevole, la dizione perfetta e la recitazione di gran classe di questa famosa opera che fa rivivere Susanna , la promessa sposa di Figaro ,nei loro intrighi amorosi , da vita a una perfetta interpretazione di questa aria molto famosa , grazie anche alla complicità dell’accompagnamento ipnotico del M° Goffredo al pianoforte .
Il soprano Camilla Difonzo canta “ Der Holle Rache’’da “Il flauto magico di W A Mozart, brano di altissima difficoltà tecnica , tutto cantato in tedesco “ Eccellente la sua esecuzione!! Impeccabile interpretazione con tantissimo talento e virtuosismo che ha coinvolto al termine tutto il pubblico conun fragoroso applauso.
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Der Hölle Rache kocht in meinem Herzen, abbreviata comunemente Der Hölle Rache spesso chiamata l'aria della Regina della Notte (anche se lo stesso personaggio canta un'altra aria: O zittre nicht, mein lieber Sohn) è l'aria più famosa dell'intera opera e viene eseguita da un soprano di coloratura.Intonata nel secondo atto dell'opera, descrive il moto di rabbia vendicativa con il quale la Regina della Notte consegna un coltello alla figlia Pamina e la esorta ad uccidere Sarastro, rivale della Regina, minacciandola di maledirla se questa non porterà a termine tale compito.
Questa tipologia di aria veniva utilizzata nell'opera seria per esprimere rabbia, vendetta e passione attraverso la velocità e il virtuosismo del soprano ed era chiamata aria di bravura.
Il concerto lirico si è chiuso con delle esecuzioni di grande talento e prestigio - Il Soprano Miho Shimoj ha eseguito Ernani Ernani Involami ,tratto dall’opera Ernani di Giuseppe Verdi , Ernani (in realtà dietro questo nome si nasconde Don Giovanni d'Aragona) è a capo di un gruppo di banditi con i quali vuole sollevare una rivolta contro il re Carlo per spodestarlo e vendicare l'uccisione del padre. Si reca di nascosto al castello di Silva per incontrarne la nipote Elvira della quale è innamorato e ricambiato, nonostante essa sia già promessa allo zio. Qui si trova già in incognito Carlo, anch'egli innamorato di Elvira.
Antonino Giacobbe, tenore ritorna eseguendo l’aria Di Provenza ,il mare il suol dall’opera La Traviata di G.Verdi –
Il soprano Donatella De Luca con grande leggiadria canta Se come voi piccina da Le Villi di G Puccini , è un aria caratterizzata da armonie modali e da una strumentazione delicata nella quale emergono in orchestra le voci di arpa, glockenspiel e ottavino. La melodia è basata per intero su quegli intervalli di Quinta e Quarta che nel secondo atto dell'opera saranno abbinati alle Villi, le creature soprannaturali vendicatrici delle amanti tradite, come a presagire quello che sarà il destino del personaggio.
Chiude il concerto lirico il brano “ CANDIDE - di Leonard Bernstein cantato dal soprano Martina Tragni - Candide è un'operetta comica in due atti di Leonard Bernstein basata sulla omonima novella di Voltaire .In Vestfalia, Candide sta per sposare la bella Cunegonde. Il giovane è un discepolo del filosofo Dr Pangloss, che sostiene che in questo mondo tutto sia nel miglior modo possibile (The Best of All Possible Worlds). La giovane coppia canta il duetto nuziale (Oh Happy We) quando giunge la notizia che la Vestfalia è entrata in guerra con l'Assia e l'esercito nemico marcia sulla regione, distrugge il castello e uccide Cunegonda. Candide trova conforto nella dottrina del maestro (It Must Be So) e parte per un lungo viaggio……….
Il recital concerto lirico finale della Masterclass di Eva Mei è stata un'esperienza straordinaria che ha catturato l'essenza della bellezza e dell'emozione della musica classica. La serata è stata piena di brani di opera di aria famosissime che hanno conquistato tutto il pubblico presente nella sala etrusca a Palazzo Pesce ! Immediatamente sin dalle prime note si è stabilito il feeling con gli allievi-cantanti per la magnificenza con cui i brani sono stati eseguiti – Tutti hanno dato vita alle arie con una maestria incredibile, trasmettendo la passione e l'intensità delle loro performance. Le voci erano potenti e commoventi, guidando il pubblico attraverso un viaggio emotivo rendendo questa serata indimenticabile.
Recensione di Rino Liuzzi
Redazione Cultura BariConnessa.it
PH – Raffaella Cimmarusti