“L’anticorruzione” alla luce dei recenti interventi normativi del 2016/2017 e l’attività della polizia giudiziaria
a cura di Marina Basile
Presso l’Hotel Majestic di Bari, si è svolto un evento formativo ideato con l’obiettivo di riuscire a fornire ai membri delle diverse forze di polizia le conoscenze di base e gli strumenti logico-analitici per comprendere gli aspetti pratici della disciplina, in materia di anticorruzione e i mezzi per evitare la messa in atto da parte loro di condotte penalmente rilevanti.
L’idea di questo momento di formazione non è di certo casuale e nasce in seno ad una serie di incontri organizzati con cadenza annuale. Trattasi infatti del decimo incontro formativo organizzato dal Prof. Antonio Maria La Scala, docente di diritto penale e processuale alla libera Università “Mediterranea” di Casamassima.
Il corso è stato destinato agli appartenenti alle differenti forze dell’ordine, a tutte le varie forze di polizia, locale o di Stato, e a tutti coloro che svolgono le mansioni di polizia giudiziaria e di pubblico ufficiale.
Nel corso delle due giornate il chiarissimo relatore, Antonio La Scala, si è soffermato anche sulle numerose modifiche intervenute nel nostro ordinamento, dall’introduzione della Legge 190/2012 in poi. Inoltre è emerso chiaramente che non basta introdurre nuove leggi per riuscire a contrastare i reati. Ciò che si richiede, in realtà, è solo una buona formazione in materia.
Il corso, della durata di due giorni, ha previsto, nella prima sessione, l’analisi delle principali fattispecie di illeciti in materia di anticorruzione e i reati connessi ai fenomeni dell’assenteismo e nella seconda sessione l’analisi e la redazione di atti di polizia giudiziaria, con la simulazione di casi concreti di polizia giudiziaria.
La prima giornata ha avuto, quindi, perlopiù un carattere informativo e formativo su tutte le ipotesi di reato che possono essere commesse, sia pure involontariamente, da coloro che svolgono la funzione di pubblico ufficiale.
Nella seconda giornata, oltre all’analisi di alcune sentenze della Corte di Cassazione, sono state prese in considerazione le diverse tipologie di atti di polizia giudiziaria che i pubblici ufficiali devono redigere nel corso della loro attività operativa.
In questa ultima edizione la partecipazione è stata alquanto elevata. Sono state registrate circa 400 iscrizioni. Il dato spicca anche perché molti pubblici ufficiali hanno deciso di partecipare spontaneamente, sostenendo di tasca propria il costo della quota di iscrizione, a titolo di aggiornamento professionale. Questo a dimostrazione del fatto che un’adeguata e approfondita preparazione in materia è richiesta e desiderata da tutti gli appartenenti alle forze di polizia, per un personale desiderio di conoscenza e di sapere che consenta di evitare di commettere errori che possano costar caro in termini di procedimenti o di processi a loro discapito, che nascono spesso come conseguenza della delicata attività che essi svolgono.
L’avvocato La Scala, al termine del corso si è rivolto alla numerosa platea dei partecipanti e ha espresso la sua emozione nel ringraziarli per la fiducia che gli dimostrano, ogni anno da ormai dieci anni.
Fonte: Quotidiano di Bari