Commemorato a Yerevan il 65° anniversario dalla nascita del Primo Ministro e Martire Civile Vazgen Sargsyan
a cura di Carlo Coppola
Ricorre oggi l'anniversario della nascita di Vazgen Sargsyan, Primo Ministro e Generale della Repubblica di Armenia. Era divenuto famoso durante il movimento di liberazione del Nagorno-Karabakh, oggi occupato dal Azerbaijan nell'indifferenza della comunità internazionale. Il Generale guidò vari gruppi di volontari armeni durante i primi scontri con le forze azere durante la prima guerra del Nagorno-Karabakh (1988-1994) e contribuì all'organizzazione dell'esercito armeno.
Per questa ragione il Presidente della Repubblica Levon Ter-Petrosyan, subito dopo l'indipendenza dell'Armenia dall'Unione Sovietica alla fine del 1991, lo nominò Ministro della Difesa. Ricoprendo diversi incarichi, regolò le operazioni militari nell'area di guerra fino al 1994, quando fu raggiunto un cessate il fuoco che pose fine alla guerra con le forze armene che controllavano quasi tutto il Nagorno-Karabakh e sette distretti corcostanti. Sargsyan divenne il comandante più importante delle forze armene e per questo gli venne attribuito il titolo di Sparapet, un attribuzione onorifica di origine medievale riconosciuta ai comandanti in capo più valorosi di ogni tempo dell'esercito armeno.
La sua esistenza fu tragicamente interrotta il 27 ottobre 1999 quando, durante una seduta del Parlamento Armeno, un commando armato fece irruzione in aula, ed allontanati coloro che non erano obiettivo dell'agguato, fece fuoco ripetutamente. Restarono senza vita anche il Presidente del Parlamento Karen Demirchyan, i vicepresidenti dell'Assemblea Nazionale Yuri Bakhshyan e Ruben Miroyan, il Ministro Leonard Petrosyan, i parlamentari Armenak Armenakyan, Henrik Abrahamyan e Michael Kotanyan. I terroristi componenti il gruppo di fuoco sono quasi tutti morti in circostanze sospette per attacchi di cuore in carcere, come se una longa manus, occulta (ma purtroppo nota alla maggior parte degli Armeni) fosse la vera mandante della strage.
Questa mattina in occasione del 65° anniversario della nascita di Vazgen Sargsyan in diverse mnifestazioni Primo Ministro armeno Nikol Pashinyan, il Presidente della Repubblica Vahagn Khachaturyan hanno visitato il sacrario militare Yerablur e deposto corone di alloro. In serata si è svolta una manifestazione alla presenza delle più alte autorità della Repubblica e del familiari di Vazgen Sargsyan. Il Presiente della Repubblica ha tenuto uno storico discorso per ricordare la figura di Sargsyan come uomo, politico, comandante militare e martire civile dell'Armenia che qui riportiamo in traduzione integrale:
"Oggi celebriamo il 65° anniversario dell'Eroe Nazionale dell'Armenia, lo Sparapet Vazgen Sargsyan.
L'emergere del fenomeno Vazgen Sargsyan è dovuto alla formazione della Nuova Armenia Indipendente. I primi anni d'indipendenza della Repubblica d'Armenia furono innanzitutto un periodo di formazione dello Stato, pieno di eventi turbolenti e complicati, che richiedevano soluzioni rapide e non ancora standardizzate e, naturalmente, la gestione della situazione creatasi.
La possibilità di trasformare il paese nel caos era alta, soprattutto durante gli anni del crollo dell’Unione Sovietica e della guerra. L’incertezza e la mancanza di esperienza nella costruzione di un nuovo sistema sociale hanno reso più difficile la risoluzione dei problemi.
È stato possibile superare tutto ciò e rendere realtà l’esistenza di uno Stato indipendente e sovrano, la Repubblica di Armenia, grazie alla lotta, alla capacità di combattimento, all’incredibile coraggio, ai sacrifici indimenticabili e alle privazioni del nostro popolo, dei cittadini del Repubblica d'Armenia. Naturalmente, il successo non potrebbe essere raggiunto senza una leadership abile.
Vazgen Sargsyan fu uno di coloro che, iniziando il suo percorso di costruzione dello Stato proteggendo il proprio luogo di residenza, divenne in seguito uno dei costruttori della Repubblica d'Armenia.
Solo 11 anni di attività sociale, militare e politica attiva lo hanno immortalato. Vazgen, come molti dei suoi contemporanei, non poteva rimanere indifferente agli eventi degli anni del movimento Karabakh. Vazgen Sargsyan, che amava infinitamente la sua patria, non mancava di coraggio e coraggio, era in prima fila nel movimento, lavorando con tutto il suo potenziale e dedizione alla difesa della patria. E non è un caso che lui stesso sia diventato il primo Ministro della Difesa della Repubblica d'Armenia. Questo è anche il motivo per cui oggi è immortalato nella memoria della gente come Sparapet.
Il grande ruolo di Vazgen Sargsyan nel campo del rafforzamento dello stato e dello sviluppo del paese è innegabile.
Con la grande disponibilità ed entusiasmo che lo caratterizzano, ha continuato ad organizzare il lavoro nei settori affidatigli, sia come Ministro di Stato che come Ministro della Difesa, anche in condizioni pacifiche. La complessità dei problemi richiedeva un approccio speciale, tenacia, volontà e pazienza. A quel tempo, e soprattutto quando divenne Primo Ministro della Repubblica d'Armenia, Vazgen cominciò ad essere accettato in modo diverso dalla società.
Una volta ha ammesso che molte persone nella nostra società non lo conoscono bene. In effetti, se esisteva un problema del genere, era legato al periodo iniziale dell'attività di Vazgen. Più tardi la gente si convinse che Vazgen era davvero unico, un individuo determinato e volitivo con i suoi sentimenti, un uomo che amava immensamente la sua patria.
Nel suo caso il patriottismo non era una parola o un fenomeno astratto, ma duro lavoro e lotta, fede nella giustizia della propria causa, spinta a raggiungere l'indipendenza e la libertà.
Sì, abbiamo una strada da percorrere e anche il messaggio di Vazgen Sargsyan lo è.
Sono sicuro che Vazgen ha dovuto percorrere questa strada costruendo la sovranità della Repubblica d’Armenia, di cui è diventato vittima. Oggi, tutti noi che crediamo nel nostro luminoso futuro ci rendiamo conto che è impossibile senza una Repubblica armena sovrana, potente, protetta e sviluppata.
Oggi, celebrando il 65° anniversario di Vazgen Sargsyan, possiamo elencare a lungo i risultati più importanti della sua vita e del suo lavoro nella creazione del nostro stato e delle nostre forze armate, aumentando l'efficacia di combattimento dell'esercito, la creazione dell'Unione dei Volontari Yerkhapah e in molti altri settori, ma soprattutto dobbiamo sottolineare che Vazgen Sargsyan Sargsyan era un devoto combattente per l'indipendenza.
L'amore per la madrepatria divenne poi un obbligo e un dovere per costruire uno Stato. La patria senza Stato è un concetto astratto. Questa consapevolezza ha costretto Vazgen e i suoi sostenitori a rafforzare le basi dello Stato, le istituzioni statali, con il lavoro quotidiano.
Dopo essere diventato primo ministro, Vazgen si era completamente trasformato, per lui era iniziata una nuova vita, e ciò era dovuto al suo temperamento: solo una persona con un grande senso di responsabilità può essere così. Aveva grandi progetti, idee, aveva fretta.
Sfortunatamente, tutto è andato diversamente, Vazgen non ha avuto la fortuna di vedere l'Armenia del 21° secolo che immaginava.
Viva la Repubblica d'Armenia.
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