Hyasat-1: al via l'analisi dei dati del nanosat lanciato a dicembre
a cura di Carlo Coppola
Il 1° dicembre 2023 il satellite Hayasat-1 è stato inviato nello spazio dal razzo Falcon-9 della compagnia SpaceX. Il lancio era stato effettuato dalla base aerea di Vandenberg, in California. Dopo un’ora il satellite si è separato con successo dal razzo entrando correttamente nell’orbita terrestre.
Tutti i lavori di sviluppo, creazione e programmazione del satellite "Hayasat-1" sono stati realizzati in Armenia. Il progetto ha avuto inizio nel gennaio 2022, l'intera filiera del progetto è gestita ed implementata in collaborazione con la Fondazione “Bazoomq”, un importante laboratorio di ricerca spaziale, e la Fondazione "Centro per l'innovazione e l'educazione scientifica" (CSIE).
Il satellite Hayasat-1 appartiene alla categoria dei nanosatelliti in formato CubeSat da una unità (10 cm x 10 cm x 10 cm). È costituito da sensori progettati per comprendere le condizioni specifiche nello spazio ed è alimentato da una combinazione di batterie e pannelli solari. È dotato, inoltre, di sensori che misurano l'intensità della luce proveniente da diverse direzioni, magnetometri che fungono da bussola per il satellite, convertitori magnetici che smorzano le rotazioni del satellite, sensori che misurano la temperatura delle parti più critiche, e altri moduli (moduli di alimentazione, comunicazione e computer di bordo), nonché sistemi particolareggiati di misurazione che gestiscono i cambi di direzione attraverso sensori inerziali di misurazione.
Hayasat-1 ha una forma a forma di cubo, che misura 10 centimetri per 10 centimetri. Su un lato reca l'iscrizione in maiuscolo e in inglese: "Armenia nello spazio per la scienza". Si prevede che orbiterà a un'altitudine di 550 km, con una durata di vita stimata di circa 5 anni secondo Bazoomq. La sua orbita è sincronizzata con il sole, e può effettuare un giro completo attorno alla Terra ogni 90 minuti. Il satellite ha soddisfatto con successo le condizioni richieste dopo una serie di test.
I suoi obiettivi specifici includono il monitoraggio dei disastri naturali, la conduzione di ricerche scientifiche satellitari.
Il progetto CubeSat — completamente finanziato attraverso forme di crowdfunding la cui campagna si è conclusa positivamente il 25 dicembre scorso — prevede anche la creazione di un laboratorio destinato a diventare centro di specializzato in diversi ambiti del settore aerospaziale, in grado cioè di condurre ricerche spaziali all’avanguardia. L’attività di formazione del personale è uno degli prerogative del progetto, che ha l'obiettivo di raggiungere l'autosufficienza a lungo termine sia dal punto di vista economico che nella ricerca del personale che dovrà continuare a lavorare al CubeSat. Si prevede che questo intento sarà raggiunta brevettando la proprietà intellettuale e creando società spin-off i cui proventi possano coprire interamente tutte le spese in una sorta di circo virtuoso.
In un comunicato stampa apparso ieri 12 febbraio 2024 sulla pagina Facebook di Bazoomq Space Research Lab, la società ha dichiarato:
Siamo lieti di informarvi che il team Hayasat sta registrando con successo i segnali del satellite ed effettuando l'analisi pianificata dei dati ricevuti. Il team è molto entusiasta perché questi lavori, così come alcune difficoltà che naturalmente si verificano durante tali operazioni, sono una piattaforma indispensabile per l'istruzione, la ricerca e le nuove esperienze.
Il progetto è ha inoltre incontrato il favore degli osservatori internazionali ed in particolare della Francia. Come al solito l’Azerbaijan, che normalmente attacca la Armenia sia in ambito militare sia in ambito scientifico culturale, non ha risparmiato le sue critiche gridando immediatamente alla totale inutilità del progetto.